Per studenti gifted si intendono studenti particolarmente dotati, in possesso di abilità innate che facilitano il loro apprendimento. In casi estremi si tratta di studenti effettivamente dotati di capacità eccezionali; più in generale si tratta di studenti appassionati e volenterosi, quelli che più semplicemente chiameremmo i “primi della classe”.

I programmi educativi speciali
Creare programmi educativi speciali rivolti a questi studenti é generalmente considerato un buon investimento in termini economici e di rilevanza sociale (Renzulli, 2012). A partire dagli anni 80, negli Stati Uniti si è puntato molto su questi programmi, che sono arrivati a coinvolgere circa il 7% della popolazione complessiva degli studenti (Card and Giuliano, 2014). Anche in Europa, più recentemente, molti Paesi hanno introdotto leggi ad hoc che riconoscono la necessità di soddisfare i bisogni educativi speciali dei più dotati. Tuttavia, rispetto agli Stati Uniti dove questi programmi sono più strutturati, in Europa l’applicazione della norma è spesso demandata ad iniziative condotte su piccola scala territoriale e finanziate da enti privati.

La valutazione dello Stage di Matematica promosso da Mathesis
Un esempio di questo tipo di programmi è lo Stage di Matematica organizzato dall’Associazione Subalpina Mathesis. Si tratta di una tre giorni intensiva, rivolta ai migliori studenti delle scuole superiori, che coinvolge ogni anno piú di mille studenti di Piemonte e Liguria.

In un recente studio, Ainoa Aparicio Fenoll, Flavia Coda Moscarola e Sarah Zaccagni hanno valutato l’impatto di questo programma mediante la conduzione di un esperimento randomizzato sul campo. La partecipazione al programma é stata valutata in termini di sviluppo di capacità di problem-solving, ma anche in termini di impatto sulle capacità non cognitive degli studenti, sulla loro personalità e sulle loro intenzioni future rispetto alla carriera accademica.

Come funziona il programma
Lo Stage di Matematica ha luogo ogni anno nel periodo di fine maggio/inizio giugno. Vi partecipano i migliori studenti – selezionati dai propri insegnanti in base al loro voto di matematica, all’interesse e alle inclinazioni – delle classi dalla prima alla quarta  superiore (14-18 anni).

Durante i tre giorni di Stage, gli studenti lavorano in gruppi di sei alla risoluzione  di quesiti matematici avanzati. Le soluzioni a cui giungono sono valutate dagli insegnanti, che assegnano loro un punteggio. A conclusione del campo, il gruppo che ottiene il punteggio più alto vince un premio (simbolico). I professori che partecipano, coadiuvati da studenti universitari di materie STEM, aiutano gli studenti nel ragionamento e nella soluzione dei problemi. Il programma è caratterizzato da un metodo di apprendimento alternativo in cui é fondamentale il confronto nel gruppo, la capacità logico-deduttiva e l’inclinazione a risolvere problemi proponendo soluzioni non standard.

Nell’edizione in cui é stata effettuata la valutazione, per poter realizzare lo studio randomizzato senza ridurre il numero di partecipanti effettivi allo stage, si è deciso di apportare una piccola modifica al processo di selezione. Invece di selezionare gli N studenti piú bravi in ogni classe (il numero é variabile, ma la maggior parte dei docenti ne segnala due per classe), nell’edizione in cui é stato implementato lo studio ogni docente ne ha selezionati N+1. La randomizzazione – che è stata effettuata stratificando per classi – ha allocato un terzo degli studenti al gruppo di controllo e due terzi al gruppo di trattamento.

I risultati del programma
Dai risultati emerge che la partecipazione allo Stage di Mathesis aumenta significativamente le capacità di problem-solving. Più nei problemi di logica che nei problemi che richiedono una conoscenza standard delle formule o dei metodi di risoluzione di problemi specifici.

Oltre alle capacitá cognitive, c’é un impatto positivo anche sulla percezione della propria personalità: a una settimana dal ritorno dal programma gli studenti si dichiarano piú estroversi e dicono di accusare meno instabilità emotiva. Complessivamente gli studenti su cui il programma sembra essere maggiormente efficace sono i piú giovani – che frequentano il primo anno di scuola superiore –, quelli che partono da un voto di matematica meno alto e quelli che hanno genitori con livelli di istruzione più bassi. I risultati ottenuti appaiono quindi incoraggiare la diffusione di iniziative simili su più larga scala.

Per approfondimenti sui risultati dello studio:
https://www.cerp.carloalberto.org/wp-content/uploads/2020/04/WP_198.pdf

Ainoa Aparicio Fenoll, Flavia Coda Moscarola and Sarah Zaccagni

Riferimenti bibliografici

Card, D., & Giuliano, L. (2014). Does gifted education work? For which students? (No. w20453). National Bureau of economic research.

Fenoll, A. A., Moscarola, F. C., & Zaccagni, S. (2020). Mathematics Camps: A Gift for Gifted Students?. CeRP, Center for Research on Pensions and Welfare Policies.

Renzulli, J. S. (2012). Reexamining the role of gifted education and talent development for the 21st century: A four-part theoretical approach. Gifted Child Quarterly56(3), 150-159.